le accoglienze

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LE STRUTTURE “ACCOGLIENTI”

Vogliamo promuovere ed affermare il maggior valore che le accoglienze “pellegrine” sono in grado di offrire a chi voglia affrontare questo cammino, sia con spirito devozionale che come semplice scelta spirituale.   L’Ostello parrocchiale “Giuseppe Mancino” di Valpromaro è impegnato a offrire non solo un luogo confortevole e funzionale in cui trascorrere le ore del riposo ma, soprattutto, un momento di incontro e condivisione con gli altri pellegrini, gli ospitalieri ed i paesani.
Oltre a Valpromaro indichiamo prioritariamente le accoglienze che, sul percorso, presentano le medesime caratteristiche, prima delle quali è l’assenza di tariffe e corrispettivi per i servizi, il cui ammontare è lasciato all’intenzione del pellegrino. Queste accoglienze sono definite “a donativo”.

IL DONATIVO

 

I Cammini nascono dalla tradizione cristiana dei pellegrinaggi devozionali; si partiva con sandali, bisaccia e bordone. Un foglio firmato dall’autorità religiosa del luogo (vescovo, abate, ecc.) attestava la qualità di pellegrino ed invitava tutti i religiosi e gli uomini di fede e buona volontà a dargli assistenza e conforto.   Il pellegrino era visto come un sant’uomo che, presi su di se i peccati di tutti, affrontava con serenità e fede i disagi ed i pericoli del viaggio. Era accolto nelle case come un rappresentante di Cristo e partecipava alla mensa, trovava un giaciglio, condivideva la sua storia e il racconto del suo viaggio.
Ancora oggi, alcuni si avviano ad un cammino in spirito di povertà, per offrire il loro sacrificio e avvicinarsi ad un modello di spiritualità ben rappresentato e promosso da tutte le religioni ed in particolare dalla Cattolica.  Ricordiamo quanto scritto da Matteo nel suo Vangelo ... ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi.  Queste parole furono ricomprese, nell’insegnamento tradizionale della chiesa, nelle sette opere di misericordia corporale.
Da questi valori trae origine l’istituto del donativo: una delle caratteristiche fondamentali degli ostelli che accolgono i pellegrini.
Prima di ogni altra cosa vuole essere un modello di uguaglianza e condivisione: l’ostello accoglie tutti con uguale attenzione e calore. Si dorme nella medesima camerata, i servizi sono in comune, la cena viene preparata e consumata insieme. A volte l’offerta è modesta ma nessuno ha di più o di meno: serve a rendere possibile il cammino anche a chi non ne possieda tutti i mezzi.
Sono ancora molti i giovani con pochi soldi in tasca che intraprendono un cammino non sapendo bene perché ma percependo che ne usciranno migliorati e rafforzati. Numerose le persone che, in un momento particolarmente difficile della propria esistenza, cercano sui sentieri la risposta alla domanda: perché sono al mondo? Lo fanno come possono, ed è un dovere umano, prima ancora che cristiano, aiutarle ed assisterle. E’ opportuno però sottolineare un aspetto, spesso frainteso.    In queste strutture l’attività è svolta quasi sempre dai volontari ma il mantenimento della struttura, i servizi di  lavanderia, la cena condivisa ed una buona prima colazione hanno dei costi vivi: gli stessi che paghiamo senza indugio negli alberghi, bar, ristoranti, B&B.    Il donativo non deve essere differente proprio perché il denaro che lasciamo nella cassetta, nella misura da noi stessi determinata, è necessario per soddisfare le esigenze di chi non ha le nostre stesse possibilità.
Donativo quindi non significa “è tutto gratuito”. Significa invece che chi dispone di elevati o “normali” mezzi di sussistenza farà un donativo simile al prezzo normalmente praticato per il tipo di servizio che riceve. Chi ha un reddito inferiore donerà di meno e chi non ne ha la possibilità non donerà nulla. Stabiliamo dunque liberamente l’importo da offrire ma siamo consapevoli che quello che lasciamo servirà per dare accoglienza e ospitalità a chi verrà dopo di noi.
Ricordiamo la bella tradizione napoletana del “caffè sospeso”: lasciamo un caffè pagato per chi non possa pagarselo.
La magnanimità, la generosità sono gran belle virtù. Quanto ci si sente bene dopo aver fatto un gesto di generosità! Davvero un bel modo per ringraziare Dio o l’Universo per la fortuna di essere in grado di pagare anche per chi ha meno fortuna.

Gli ospitalieri – Gli ostelli che offrono accoglienza a donativo si avvalgono dell’opera assolutamente gratuita e volontaria di ospitalieri. Fare l’ospitaliero può essere una esperienza importante, che segue quella del cammino.  Fare l’ospitaliero vuol dire dedicare un periodo (di solito una o due settimane) per tenere aperto un ostello provvedendo all’accoglienza dei pellegrini, alle informazioni, alle pulizie, coordinando insieme ai pellegrini la preparazione della cena e della colazione. E’ un compito impegnativo, che richiede equilibrio e dedizione oltre che, naturalmente, una forte motivazione. Valpromaro e Pietrasanta sono affidati ad Ospitalieri formati ed aderenti ad ACCOGLIENZA PELLEGRINA, costola italiana di HOSVOL –  Associazione Spagnola di Hospitaleros Voluntarios del Camino di Santiago.

Le strutture a donativo lungo il percorso – Sono accoglienze a donativo gli ostelli di Pietrasanta (San Francesco), Valpromaro, Lucca (Casa del pellegrino San Nicolao, Foresteria della Misericordia e Pellegrinario San Davino), Lammari (Parrocchia di San Jacopo), Serravalle Pistoiese (Dimora il Bucine) e Pistoia (Ostello Sant’Andrea). A Pescia sono in corso di approntamento strutture per l’accoglienza dei pellegrini: sarà nostra cura darne notizia ed indicazione appena possibile.

Accoglienze alternative – Per il viaggiatore che deve pianificare una tappa o l’intero percorso sono oggi disponibili nuovi strumenti. Le possibili accoglienze sono aumentate da quando si sono rese disponibili intere abitazioni o singole stanze da parte di privati attraverso il sito AIRBNB (www.airbnb.com ). L’offerta è sempre molto abbondante e variegata, in grado di soddisfare le necessità di un singolo o di un gruppo numeroso, spesso a condizioni molto interessanti.
Strumenti a maggior intensità tipo COUCHSURFING (www.couchsurfing.com), BEWELCOME (www.bewelcome.org ), HOMEAWAY (www.homeaway.it ), WARMSHOWERS (www.it.warmshowers.org  ) hanno anche il pregio di permettere una vera e propria immersione nei luoghi in cui si viaggia. Splendidi incontri con persone interessanti. Chi apre la sua casa ad un viaggiatore non può che essere una persona vivace e curiosa e vale la pena farne la conoscenza. Inoltre questi siti garantiscono un elevato livello di sicurezza, prodotto dalla condivisione dei feedback. Insomma se una mela è marcia lo sappiamo subito tutti.
Più orientati alle accoglienze tradizionali siti quali BOOKING, TRIVAGO, KAYAK, EXPEDIA, tramite i quali è possibile trovare una camera o un posto in ostello. Frequenti le offerte in particolare per chi ne fa un uso abituale.

Momenti di condivisione: la cena in comune
Momenti di condivisione: si lavano piatti e stoviglie